Chi Siamo e Cosa Facciamo Davvero
Non siamo accademici teorici che parlano di improvvisazione senza mai aver suonato davanti a un pubblico. Siamo musicisti che hanno passato anni sui palchi, che hanno provato ogni tipo di situazione – dai concerti improvvisati nei locali jazz alle collaborazioni con ensemble di teatro sperimentale.
La Nostra Esperienza Sul Campo
Insegniamo quello che abbiamo vissuto. E continua a funzionare.
Il nostro approccio nasce da una domanda semplice: perché alcuni musicisti riescono a improvvisare con naturalezza mentre altri si bloccano anche conoscendo perfettamente la teoria? La risposta l'abbiamo trovata provando sulla nostra pelle.
Durante gli ultimi otto anni abbiamo seguito oltre 140 studenti. Alcuni arrivavano con una formazione classica impeccabile ma non riuscivano a staccarsi dallo spartito. Altri suonavano a orecchio ma volevano strutturare meglio le loro idee musicali.
Quello che abbiamo scoperto è che l'improvvisazione non è questione di talento innato – è un insieme di abilità che si possono sviluppare con le giuste strategie. Ma servono esempi concreti, non teorie astratte.

Il Nostro Metodo in Tre Principi
Ascolto Attivo Prima della Tecnica
Molti corsi iniziano con scale e progressioni armoniche. Noi partiamo dall'ascolto. Ti insegniamo a sentire davvero quello che succede intorno a te mentre suoni – non solo le note degli altri musicisti, ma lo spazio, il ritmo, l'energia del momento.
Errori come Materiale Creativo
Quando improvvisi dal vivo, capiterà di suonare qualcosa che non avevi pianificato. Invece di considerarlo uno sbaglio, ti mostriamo come trasformarlo in una scelta consapevole. È una competenza che cambia tutto.
Pratica in Contesti Reali
Suonare da solo in camera è diverso da suonare con altri musicisti. Per questo organizziamo sessioni di gruppo regolari dove gli studenti improvvisano insieme, affrontando situazioni imprevedibili in un ambiente protetto ma stimolante.

Un Esempio Concreto dal Nostro Lavoro
Riccardo Volpe ha iniziato con noi a marzo 2023. Suonava pianoforte da undici anni ma si sentiva bloccato ogni volta che doveva improvvisare fuori dalla tonalità che conosceva.
Il problema non era tecnico – tecnicamente era già preparato. Il blocco era mentale. Aveva paura di suonare qualcosa di "sbagliato" e questa paura lo paralizzava.
Abbiamo lavorato su un approccio diverso. Invece di concentrarci su cosa suonare, ci siamo concentrati su come ascoltare. Gli abbiamo dato esercizi specifici per sviluppare l'ascolto armonico in tempo reale, non come teoria ma come pratica quotidiana.
- Dopo quattro mesi ha partecipato alla sua prima jam session pubblica senza preparazione
- A ottobre 2024 ha iniziato a collaborare con un trio jazz locale che si esibisce regolarmente
- A gennaio 2025 ci ha raccontato che ora riesce a improvvisare anche in contesti che prima lo spaventavano
Non è diventato un virtuoso dall'oggi al domani. Ma ha sviluppato la fiducia necessaria per esprimersi attraverso l'improvvisazione – che era esattamente quello che cercava quando ci ha contattati.