La musica non si impara solo leggendo spartiti
Siamo nati nel 2019 dall'idea che l'improvvisazione musicale dovrebbe essere accessibile a chiunque voglia esplorare la propria voce creativa. Non parliamo di talento innato o di doni speciali. Parliamo di ascolto, curiosità e voglia di giocare con i suoni.

Come siamo partiti
A volte capita di incontrare musicisti incredibilmente preparati tecnicamente che però si bloccano quando devono improvvisare qualcosa sul momento. E poi ci sono persone senza formazione classica che riescono a creare melodie spontanee che ti restano in testa per giorni.
Questo ci ha fatto riflettere parecchio. Abbiamo iniziato a sperimentare con piccoli gruppi nel 2019, in uno spazio preso in affitto a Genova. L'obiettivo era capire se esistesse un metodo per sbloccare quella parte creativa che spesso rimane sepolta sotto anni di teoria musicale rigida.
I risultati ci hanno sorpreso. Abbiamo visto persone che non si erano mai avvicinate a uno strumento creare composizioni in tempo reale dopo pochi mesi di lavoro. E musicisti esperti riscoprire il piacere di suonare senza spartito davanti.
Su cosa ci basiamo
Non seguiamo un singolo metodo rigido perché abbiamo notato che ogni persona ha un percorso diverso verso l'improvvisazione. Ma ci sono alcuni principi che guidano tutto quello che facciamo.
Ascolto prima di tutto
Molti corsi ti insegnano a suonare velocemente. Noi partiamo dall'ascolto attivo. Se non sai ascoltare gli altri musicisti e te stesso, l'improvvisazione diventa solo una sequenza casuale di note. Dedichiamo molto tempo a sviluppare questa capacità che poi fa la differenza vera.
Errori come risorsa
Nell'improvvisazione non esistono note sbagliate. Esistono scelte che possono portare la musica in direzioni inaspettate. Questa mentalità cambia completamente l'approccio e toglie quella paura del giudizio che blocca tantissime persone. Le nostre sessioni sono spazi sicuri dove sperimentare liberamente.
Pratica collettiva
L'improvvisazione è dialogo. Puoi esercitarti da solo con le basi registrate quanto vuoi, ma la vera crescita avviene quando suoni con altre persone. Per questo organizziamo sessioni di gruppo regolari dove il livello tecnico passa in secondo piano rispetto alla capacità di comunicare attraverso la musica.
Tempi personali
Non promettiamo risultati in 30 giorni. Alcuni studenti trovano la loro voce improvvisativa in pochi mesi, altri impiegano un anno o più. Dipende dal background musicale, dal tempo che puoi dedicare e semplicemente da come funziona il tuo processo creativo. Rispettiamo questi ritmi diversi.
Come lavoriamo concretamente
Abbiamo sviluppato un approccio in quattro fasi che si adatta a diversi livelli di partenza. Non è una formula magica ma un percorso che abbiamo testato con centinaia di studenti dal 2019.
Decostruzione
Iniziamo analizzando improvvisazioni registrate di vari generi. Jazz, rock, musica elettronica, classica contemporanea. L'obiettivo è capire i meccanismi nascosti dietro quello che sembra spontaneo ma in realtà segue logiche precise.
Esercizi guidati
Partiamo da vincoli semplici. Improvvisare usando solo tre note. Creare variazioni ritmiche su una melodia data. Questi limiti paradossalmente liberano la creatività perché riducono le scelte possibili e tolgono l'ansia della pagina bianca.
Sessioni aperte
Quando hai sviluppato un minimo di confidenza, entriamo in sessioni di gruppo dove improvvisiamo insieme senza struttura predefinita. Qui succedono cose interessanti e anche momenti di silenzio imbarazzante. Entrambi fanno parte del processo.
Registrazione e ascolto
Registriamo tutto e poi riascoltiamo insieme. Questo passaggio è spesso sorprendente perché mentre suoni percepisci le cose in modo diverso da come sono realmente. L'ascolto critico senza giudizio aiuta a crescere più di mille esercizi tecnici.

Chi guida i percorsi
Il nostro team è piccolo ma con esperienze diverse che si completano. Non tutti proveniamo dal conservatorio e questo è un punto di forza perché portiamo approcci variati all'improvvisazione.

Flavio Merenda
Fondatore e coordinatore didattico
Ho iniziato come chitarrista jazz ma ho passato anni a suonare in contesti completamente diversi. Gruppi sperimentali, colonne sonore per teatro, perfino un periodo con una band post-rock. Ogni esperienza mi ha insegnato qualcosa sull'improvvisazione.
nexaltria è nato perché ho visto troppi musicisti bravissimi bloccarsi quando dovevano uscire dallo spartito. Volevo creare uno spazio dove la tecnica fosse al servizio dell'espressione e non il contrario. I prossimi corsi intensivi partiranno a settembre 2025.
Vuoi vedere come lavoriamo?
Organizziamo sessioni dimostrative gratuite ogni mese dove puoi partecipare come osservatore o provare direttamente a improvvisare con il gruppo. Nessun impegno, solo un modo per capire se il nostro approccio ti interessa.
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